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Da settembre 2020 a tutto gennaio 2021 c’è stato il passaggio in Oulx di circa 5000 persone, prevalentemente nuclei famigliari con minori e donne anche in stato di gravidanza provenienti dalla rotta Balcanica: dalle 50 alle 100 persone che si sono fermate quotidianamente al rifugio Fraternità Massi e alla casa cantoniera occupata.

Nonostante il Comune di Oulx si sia reso parte attiva della rete di accoglienza rendendo possibile l’apertura del rifugio Fraternità Massi nei locali dei Salesiani, sono ancora molteplici le criticità.
Il rifugio è chiuso dalle ore 10 alle ore 16 e, di conseguenza, esiste un’unica realtà (extra-legale) che è in grado di accogliere H24 le persone in transito. Il preannunciato sgombero della casa cantoniera occupata avrebbe come conseguenza la presenza per strada, all’addiaccio, di decine di donne, uomini e bambini che non avrebbero altro posto dove andare. Ognuno può comprendere le conseguenze di questa eventualità che potrebbe portare a sentimenti di esasperazione nella popolazione residente e a un rischio elevato per la salute delle persone costrette a rimanere per strada. 
Ad oggi il progetto di accoglienza presso il rifugio Fraternità Massi ha una durata limitata al mese di aprile 2021. Non abbiamo alcuna certezza di cosa accadrà da maggio e su come potremo continuare la nostra attività solidale. La nostra preoccupazione è anche supportata dalle notizie che arrivano dal fronte balcanico, e in particolare dalla Bosnia, riportate da tutti i mezzi d’informazione che lasciano presagire un drammatico aumento dei flussi in Italia.

 

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